ARTE

mercoledì 3 febbraio 2016

L'articolo di giornale

Come scrivere un articolo?
Intanto si parte dalla notizia, che di solito arriva in forma molto sintetica dalle Agenzie di Stampa. Le agenzie di stampa, infatti, hanno il compito di raccogliere le informazioni e le foto che provengono dalle fonti che sono le più svariate (questura, tribunale, forze dell'ordine, ospedale, consolato, ufficio governativo, corrispondenti da tutto il mondo...) e di inviarle a tutte le redazioni di tutti i giornali. La principale Agenzia di Stampa in Italia è l’ANSA “Agenzia nazionale stampa associata” cui segue la ReutersItalia.
La notizia arriva, quindi, molto ridotta, e contiene le informazioni principali (chi, cosa, dove, quando, perché). Per indicare la notizia che arriva in questo modo si parla di "lancio d'Agenzia". Sta quindi al giornalista, al quale viene dato l'incarico di scrivere "il pezzo" (ovvero un articolo di una  certa lunghezza), documentarsi il più accuratamente possibile su quanto è accaduto.
    
Naturalmente abbiamo anche notizie che il giornalista recupera dalle proprie fonti o che gli arrivano direttamente mentre svolge il proprio lavoro sul campo. In ogni caso, una volta trovata la notizia e ottenuta l'autorizzazione dalla redazione a scrivere su di essa, il cronista è tenuto a informarsi in modo dettagliato, incrociando più fonti (la regola delle tre fonti coincidenti) e riportando in modo veritiero e completo quanto riesce a ricostruire.

Per mercoledì 17 febbraio dovrete scrivere un articolo completo. Il lancio di agenzia (in questo caso, però, la notizia è inventata) è il seguente: "Nuova legge di riforma per la scuola: l'anno scolastico durerà fino a luglio, pertanto le vacanze estive degli studenti saranno ridotte al solo mese di agosto".
Scrivete un articolo comprensivo del titolo (occhiello, titolo e sommario); scegliete il lead che preferite (fatto, definizione, descrizione o domanda) e raggiungete una lunghezza di almeno 20 righe complessive (5 circa di lead e 15 circa per il resto dell'articolo).

Inoltre: per scrivere l'articolo dovrete documentarvi. 
Caricate a questo proposito tutto il materiale che vi pare utile nel blog perché possa essere condiviso dai compagni.

A questo proposito potrebbe essere utile cercare informazioni di questo tipo:

Chi è l'attuale ministro dell'Istruzione che ha emanato la legge di riforma?
Quanto durava l'anno scolastico prima della riforma? (cercate il numero complessivo attuale calcolato in giorni anziché in mesi)
Quanto dura l'anno scolastico negli altri Stati europei?
La durata dell'anno scolastico si riflette sulla qualità dell'insegnamento?
Esistono statistiche o dati a riguardo? 
Qual è il livello di preparazione degli studenti italiani? In quali materie sono meno ferrati?
Dove l'anno dura di più, gli studenti sono più preparati?
E dove dura meno sono più impreparati?
Chi è a favore della riforma e chi è contro?
Esistono pareri autorevoli che possono essere citati?
Una lunga interruzione serve a far riposare e recuperare le forze o piuttosto a disperdere le conoscenze acquisite? 
Basta allungare l'anno scolastico per migliorare il livello di preparazione degli studenti?
Quali potrebbero essere le alternative?

Tutte le informazioni che ritenete possano essere utili sull'argomento vanno caricate come commento a questo post.

Attenzione a scrivere l'articolo in modo oggettivo, ovvero riportate i fatti e tralasciate le vostre opinioni e i punti di vista personali. Non è corretto influenzare il lettore che deve farsi, dell'argomento trattato, un'idea personale. Altro, infatti, sono gli articoli di commento nei quali il giornalista è autorizzato a dare un'opinione precisa su un accadimento.

In allegato un articolo che vi fornisce qualche utile dato sull'argomento:

https://drive.google.com/file/d/0BynV1P6_jzpdNXhNX2c5eWhSVk0/view?usp=sharing





29 commenti:

  1. L'attuale ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca é Stefania Giannini

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  2. In Italia attualmente gli studenti vanno a scuola 200 giorni

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  3. La durata media dell'anno scolastico durante l'istruzione obbligatoria in Europa è di 185 giorni, mentre in Danimarca, Italia, Olanda e Liechtenstein è di 200 giorni. In Bulgaria, Lettonia e Lituania la durata dell'anno scolastcio aumenta con l'età degli studenti, cominciando con soli 155 giorni in Bulgaria e crescendo progressivamente fino a 195 giorni nell'istruzione secondaria in Lituania.

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  4. La durata media dell'anno scolastico durante l'istruzione obbligatoria in Europa è di 185 giorni, mentre in Danimarca, Italia, Olanda e Liechtenstein è di 200 giorni. In Bulgaria, Lettonia e Lituania la durata dell'anno scolastcio aumenta con l'età degli studenti, cominciando con soli 155 giorni in Bulgaria e crescendo progressivamente fino a 195 giorni nell'istruzione secondaria in Lituania.

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    1. Dunque la durata è abbastanza omogenea in tutti gli Stati, quello che cambia è la distribuzione delle pause nell'arco dell'anno.

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  5. UN RAPPORTO OCSE DENUNCIA I RITARDI DELL'ITALIA
    Infatti, secondo una classifica l'Italia è 36esima su 57 paesi. Secondo il rapporto OCSE-Pisa sulle competenze SCIENTIFICHE i ragazzi quindicenni sono impreparati.
    Il 25,3% degli italiani si colloca sotto il livello 2, ovvero quello delle competenze di base, con particolari ritardi al sud.
    Svettano invece i finlandesi che raggiungono una media di 563 punti, a fronte di una media di 500.
    Gli italiani si collocano con una media di 475 punti, con grande distanza, oltre che dalla Finlandia e da Hong Kong ( II classificata ) anche dall'Estonia, che risulta essere la VI classificata, Germania, Regno Unito e Francia. Con meno punti di noi solamente il Portogallo, la Grecia, la Bulgaria e la Romania.

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    1. Ahimé, a quanto dicono le statistiche dovremmo migliorare le prestazioni in matematica e nelle lingue straniere...

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  6. In Italia, a differenza di molti altri paesi europei, si va a scuola il sabato. Proseguendo le lezioni fino a luglio le ore scolastiche italiane supererebbero di gran numero quelle degli altri paesi del continente.

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    1. Peró vanno a scuola anche di pomeriggio!?

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    2. Non in tutti gli stati e non in tutte le scuole. Inoltre in molti paesi la scuola inizia alle nove e le ore vengono considerate di circa quarantacinque-cinquanta minuti.

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    3. Grazie Davide, ci hai fornito un dato interessante ovvero il modulo orario. In Italia il modulo orario dura dai 55 ai 60 minuti. In altri Paesi il modulo orario è più breve e la mattinata inizia alle ore 9 (questo dipende anche dalla luce naturale e quindi dalla latitudine).

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  7. La durata media dell'anno scolastico durante l'istruzione obbligatoria in Europa è di 185 giorni, mentre in Danimarca, Italia, Olanda e Liechtenstein è di 200 giorni. In Bulgaria, Lettonia e Lituania la durata dell'anno scolastcio aumenta con l'età degli studenti, cominciando con soli 155 giorni in Bulgaria e crescendo progressivamente fino a 195 giorni nell'istruzione secondaria in Lituania

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    1. Grazie Martina per il tuo contributo. Interessante la soluzione di aumentare progressivamente la durata in relazione all'età degli studenti! Penso però alle difficoltà che deve affrontare una famiglia per gestire la frequenza scolastica quando ci sono figli che hanno età diverse...

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  8. In tutta Europa, le ore di scuola coprono generalmente 5 giorni la settimana, eccetto in Francia dove è di soli 4 giorni, e in Italia, dove, in pratica, molte scuole hanno lezioni su 6 giorni. Alcuni Lander tedeschi hanno settimana di 6 giorni con incluso il sabato due volte al mese.

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    1. In Italia sempre più scuole propongono la settimana corta presentandola con molta enfasi per attirare iscrizioni. Molti lavoratori, infatti, lavorano da lunedì a venerdì e vedono di buon occhio questo tipo di proposta e scelgono questi Istituti per i loro figli. Questo, però, significa l'obbligo di almeno un paio di rientri pomeridiani poiché il monte ore settimanale in Italia va dalle 28 alle 35 ore.

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  9. Di quante righe va fatto l'articolo???

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  10. la Germania concederà quest'anno appena sei settimane senza libri ai suoi ragazzi. Saranno comprese fra il 7 luglio e il 13 settembre. In Francia le settimane di pausa sono invece nove, distribuite fra il 4 luglio e i primi di settembre. Mentre i Paesi del Sud Europa (Spagna, Italia, Cipro, Malta, Grecia, Portogallo) seguono tutti sospensioni estive fra le 10 e le 13 settimane,in Danimarca sei settimane, in Ungheria undici settimane, n Irlanda e Slovacchia nove e in Spagna ancora undici

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    1. In Germania il clima è continentale e le estati fresche. Le festività sono distribuite nell'arco dell'anno mentre d'estate la pausa è più breve.La didattica segue quindi un andamento più regolare con periodi di didattica intervallati da pause salutari ma con il nostro clima mediterraneo difficilmente potremmo fare lo stesso...A meno di non intervenire sugli edifici scolastici dotandoli di climatizzatori e attrezzandoli adeguatamente. Eppure siamo sicuri che sia tutto qui? Cambierebbero anche le abitudini familiari e l'organizzazione delle ferie con ricadute sull'economia. Anche le aziende dovrebbero modificare l'organizzazione interna (molte chiudono in agosto mettendo in ferie obbligate i lavoratori). Complicato, vero?

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  11. I paesi europei differiscono notevolmente per quanto riguarda l’articolazione dei calendari scolastici.
    Partiamo dal primo giorno di scuola dopo le vacanze estive: negli stati del nord (Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia e Islanda) generalmente si ritorna a scuola tra la seconda metà e la fine del mese di agosto, mentre nel sud Europa la data d’inizio della scuola di solito cade nella seconda metà del mese di settembre (Grecia, Portogallo, Turchia e Italia).
    Non solo gli studenti europei ritornano a scuola in periodi differenti, ma hanno anche vacanze estive di differente durata: si va dalle 6 settimane di Danimarca, Germania e Regno Unito, alle 13 settimane di Italia, Lettonia, Lituania e Turchia.
    Generalmente le vacanze estive sono molto più brevi in quei Paesi dove si preferisce alternare a periodi di lezione un maggior numero di pause scolastiche distribuite nell’arco dell’anno (Danimarca, Germania e Regno Unito), evidenziando così un calendario scolastico più discontinuo. Infatti oltre alla pausa estiva, ci sono altri cinque momenti di stop, ma non per l’Italia, che presenta invece un anno scolastico denso d’impegni e con meno pause per studenti e insegnanti.

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    1. Brava Marina, ottimo lavoro! Per lo più la diversa articolazione dipende dalla fascia climatica alla quale il Paese appartiene. Tuttavia non è l'unico aspetto che viene preso in considerazione.

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  12. L'istruzione in Italia è regolata dal Ministero dell'Istruzione e della Ricerca, la scuola in Italia dura generalmente 6 giorni su 7 ed ha 185 giorni di frequentazione annue.

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    1. Ciao Sara, le giornate devono essere almeno 204 ed esistono calendari regionali con piccole variazioni (data d'inizio e di fine dell'anno scolastico, festività locali...).

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  13. mi scusi proff. non son riuscito a raggiunngere le 20 righe prestabilite. Ne ho fatte 17, va bene lo stesso??? =)

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    1. Sì, non ti preoccupare. Di solito sei conciso ma efficace.

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  14. L' Istruzione nel nostro paese è regolata dal Ministero dell'Istruzione e della ricerca ,noi siamo su una scala di 8 paesi quelli che hanno le vacanze estive più lunghe e distribuite in un solo "blocco" dall' inizio di giugno verso circa metà settembre (11-12-13).Un altro esempio è la Germania che inizia la scuola 1° di Agosto e finiscono il 13°giorno di Luglio.

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