ARTE

giovedì 28 gennaio 2016

Lezione di mercoledì 03/02/16-IL QUOTIDIANO-Uso delle virgolette nella punteggiatura

Le virgolette possono essere basse «» (all’italiana), alte “ ” (all’inglese), oppure singole ‘ ’ (apici). Il primo tipo prendono la denominazione “all’italiana” perché sono i più utilizzati nella nostra lingua, mentre nei testi in inglese è meglio utilizzare il secondo tipo. In Germania le virgolette sono come le nostre, ma al contrario: »puntano«  la parola.
In generale possiamo dire che le virgolette possono avere la funzione di:
  • aprire un discorso diretto (Maria disse: «Mi passi lo zucchero?»);
  • riportare una citazione letterale (Coelho ha affermato: «A questo mondo nulla accade per caso»);
  • delimitare un termine inteso in senso ironico o distaccato o una traduzione di un termine già in lingua originale (Maria mi ha detto che siete “fidanzati” - Il verbo essere in inglese si traduce “to be”);
  • racchiudere il nome di riviste, quotidiani o il nome proprio di mezzi di trasporto, titoli di libri o programmi (Ho acquistato “la Repubblica” - Il “Titanic” è partito nel 1912);
  • mettere in rilievo voci dialettali o neologismi, termini gergali o stranieri non di uso quotidiano, anche se spesso è possibile utilizzare il corsivo (Queste verdure si chiamano ‘friarielli’).
La punteggiatura va sempre all’esterno delle virgolette a meno che non si tratti di un periodo concluso (vedi il caso del punto di domanda).
Carlo mi chiese: «Sei sicuro?» 
Nel caso di inclusioni di virgolette all’interno di altri virgolettati la gerarchia vuole che i caporali siano seguiti dalle virgolette alte e successivamente dagli apici.
Carlo scrisse: «Maria guardò l’uscio, poi urlò: “Aiuto! Gli ‘amici’ voglion farmi del male”».

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